Secondo l’Istat, le vendite al dettaglio sono diminuite rispetto al mese precedente, dello 0,2% in valore e dello 0,6% in volume. Ma sono rialzo rispetto a marzo 2017 con un aumento del 2,9% in valore e in volume.

Sono calati i consumi a marzo: secondo l’Istat, le vendite al dettaglio sono diminuite rispetto al mese precedente, dello 0,2% in valore e dello 0,6% in volume. Ma risultano in rialzo se confrontate al marzo 2017, visto che si registra un aumento del 2,9% in valore e in volume.Nel dettaglio, tornando ai dati congiunturali, le vendite di beni alimentari aumentano dello 0,6% in valore mentre in volume sono sostanzialmente stazionarie (-0,1%); per i beni non alimentari si registra una diminuzione sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,7% e -0,8%). Nel primo trimestre del 2018, l’indice totale delle vendite registra un calo congiunturale dello 0,3%, sia in valore sia in volume. Nello stesso periodo le vendite di beni alimentari aumentano dello 0,5% in valore e in volume, mentre quelle di beni non alimentari diminuiscono dello 0,9% in valore e dello 0,8% in volume. Sempre su base annua, le vendite di beni alimentari registrano un rilevante aumento, pari al 7,5% in valore e al 6,8% in volume, mentre quelle di beni non alimentari diminuiscono dello 0,8% in valore e dell’1,0% in volume. Per quanto riguarda le vendite di beni non alimentari, gli incrementi maggiori su base annua riguardano gli Elettrodomestici (+4,5%), gli Altri prodotti (+3,5%) e i Prodotti di profumeria, cura della persona (+3,4%). In flessione risultano invece gli altri prodotti, con riduzioni piu’ marcate per Utensileria e ferramenta e Calzature (-4,3% per entrambi i gruppi). Sempre a livello tendenziale, il valore delle vendite al dettaglio registra una variazione positiva pari al 7,0% per la grande distribuzione, mentre e’ in calo per le imprese operanti su piccole superfici (-1,3%). Il commercio elettronico diminuisce dello 0,3%.