Dopo la Sicilia e la Basilicata, da domani partono i saldi in tutte le altre regioni italiane. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni persona spenderà in media 98 euro per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo. La spesa è in linea con quella degli scorsi anni.
Dopo la Sicilia e la Basilicata, da domani partono i saldi in tutte le altre regioni italiane. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni persona spenderà in media 98 euro per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo. La spesa è in linea con quella degli scorsi anni. Saranno 26 milioni le famiglie interessate, ma anche numerosi turisti che raggiungono il Bel Paese per le vacanze che approfitteranno degli sconti per fare shopping tra i negozi soprattutto delle vie della moda del lusso. C’è molta aspettativa tra gli addetti ai lavori che si lasciano alle spalle una stagione primavera/estate deludente e come tutti gli anni puntano molto sui saldi che occupano i due mesi centrali estivi terminando un po’ ovunque oltre metà agosto: è quanto si legge in una nota di Confcommercio e Federazione Moda Italia sull’avvio dei saldi estivi. Camicie, bermuda, t-shirt e costumi insieme a sandali e sneakers saranno da subito al centro delle attenzioni degli amanti del saldo con colori allegri e vivaci che spaziano dall’azzurro al rosa tenue, dal rosso lampone al fragola, dal fucsia al verde e turchese. Durante i saldi, è in aumento il numero di consumatori che indirizza le proprie scelte d’acquisto nei negozi “sotto casa” dove relazione, fiducia, vendita assistita e personal shopping danno vita ad un’esperienza di acquisto unica anche a prezzo ribassato. Lo sconto medio sarà anche per questi saldi estivi del 30% fino ad arrivare a punte del 50% alla fine della stagione. I consumatori italiani, comunque, secondo un recente sondaggio Format attribuiscono sempre maggior importanza alla qualità che al prezzo. Per il presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio, Renato Borghi: “C’è attesa per questi saldi estivi che costituiranno un vero banco di prova per i consumi di moda. La stagione primavera/estate, infatti non è ancora decollata ed i recenti dati diffusi dall’Istat sulla fiducia dei consumatori ci fanno ben sperare in una crescita degli acquisti”.
Valore dei saldi estivi per l’abbigliamento e le calzature – 2018
Valore dei saldi estivi (miliardi di euro) |
3,5 |
Numero famiglie italiane (milioni) |
26,0 |
Numero famiglie che acquista in saldo (milioni) |
15,6 |
Acquisto medio a famiglia per saldi estivi (euro) |
227 |
Numero medio dei componenti di una famiglia |
2,3 |
Acquisto medio per persona (euro) |
98 |
Fonte: elaborazione Ufficio Studi Confcommercio
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.