Ricordiamo che lo sconto associativo del 30% sulle tariffe per musica d’ambiente SCF sarà valido per i pagamenti effettuati entro e non oltre il 31 maggio
2018.
Si rammenta, inoltre, che quest’anno SCF invierà, alle imprese che non hanno provveduto al pagamento dei compensi per i diritti connessi negli anni dal 2013 al 2017, la relativa richiesta degli arretrati.
Le imprese che intendono avvalersi di quest’opportunità entro il 31 maggio 2018, potranno usufruire dello sconto associativo e ad esse non sarà applicata alcuna penale per ritardato pagamento.
Con l’occasione segnaliamo altresì che sono stati richiesti chiarimenti in merito alla pretesa creditoria avanzata da Nuovo Imaie.
L’Ente in parola è una delle collecting che in Italia gestisce i compensi spettanti agli attori per la diffusione in pubblico di opere cinematografiche o ad esse
assimilate (film tv, telefilm, serie, ecc.).
Nuovo Imaie, dunque, è legittimato a richiedere direttamente il pagamento dei compensi sulla diffusione di opere audiovisive.
Va però tenuto presente che nei pubblici esercizi, di norma, non vi è lo sfruttamento economico di tali opere (con la sola eccezione di videoclip che rientrano già nel compenso
versato ad SCF), in quanto non funzionali al tipo di servizio fornito dai bar e ristoranti con la somministrazione di cibi e bevande.
La misura dei compensi richiesti da Nuovo Imaie appare oltretutto fuori misura, in quanto essi ammontano a circa il triplo di quelli richiesti da SCF e non sono mai stati negoziati, con le associazioni della categoria.
Si tenga presente, infine, che Nuovo Imaie non rappresenta tutti gli attori aventi diritto, in quanto è attiva in Italia anche un’altra collecting degli Artisti – Artisti 7607 – alla quale hanno aderito molti artisti italiani e che potrebbe richiedere un ulteriore pagamento per i propri mandanti.
Si ricorda che il 31 maggio 2018 scade il termine per il pagamento dell’abbonamento per la musica d’ambiente SCF
A tale proposito è fondamentale che le imprese non vengano indotte in errore, confondendo quanto dovuto a SCF per i diritti connessi con l’eventuale – e del tutto diversa – corresponsione per la trasmissione televisiva delle opere cinematografiche e/o assimilate.

Gli uffici di Confcommercio sono a disposizione per ogni chiarimento.