Il capo politico di Noi con l’Italia–Udc: “ci ritroviamo su tantissime proposte di Confcommercio e siamo d’accordo in particolare sulla necessità di non aumentare l’Iva”. Flat tax al 15% “impercorribile”, giù “la spesa pubblica inefficiente”.
“Oggi al Mezzogiorno livelli di Pil di venti anni fa, la questione meridionale è questione nazionale”. Alla consueta introduzione del presidente Sangalli il capo politico di Noi con l’Italia–Udc, Raffaele Fitto, ha risposto che “di questo argomento non si parla, eppure bisognerebbe farlo aprendo per esempio una riflessione sull’utilizzo dei fondi europei”. E ha proseguito sottolineando che “ci ritroviamo su tantissime proposte di Confcommercio e siamo d’accordo in particolare sulla necessità di non aumentare l’Iva. Ma i soldi per disinnescare le clausole di salvaguardia vanno trovati per forza. Come? Riducendo la spesa pubblica inefficiente nel nostro Paese, a partire da quella delle Regioni e da quella delle cosiddette municipalizzate per proseguire con l’attuazione dei costi standard nella sanità”. L’ex ministro per gli Affari regionali ha proseguito criticando la flat tax al 15% proposta da Salvini (“non è percorribile, serve il 23% con aumento della no tax area”) e il livello “insostenibile” della tassazione sugli immobili. In generale Fitto è stato attento ad accreditare la sua come una forza politica responsabile, rimarcando le differenze anche all’interno del centrodestra, insistendo su parole come “fattibilità” e “responsabilità” e sottolineando che “è fondamentale uscire dalla logica di soluzioni prive di percorribilità”.