Il Misery Index Confcommercio scende a 18,1 punti, tre decimi di punto in meno rispetto a novembre: la disoccupazione estesa diminuisce al 13,4% (-0,2%), mentre i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto aumentano dell’1,5%.
Nello scorso mese di dicembre il Misery Index Confcommercio si è attestato a 18,1 punti, tre decimi di punto in meno rispetto a novembre, per effetto di un lieve calo dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto e della disoccupazione estesa. Si conferma così una sostanziale tendenza alla stabilizzazione dell’indicatore, che sia nel terzo che nel quarto trimestre si è attestato su un valore di 18,3. “Le difficoltà nel ridurre l’area del disagio sociale, legate alla presenza di livelli elevati di disoccupazione, anche in un anno di espansione dell’economia – sottolinea l’Ufficio Studi Confcommercio – conferma la cautela nel valutare le prospettive per il 2018. Negli ultimi mesi i principali indicatori congiunturali hanno, infatti, mostrato un’evoluzione non lineare, consolidando le attese di un raffreddamento della ripresa nei prossimi mesi, elemento che limiterebbe le possibilità di riportare l’area del disagio su valori più contenuti”. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati dell’1,5% su base annua, in calo di due decimi di punto rispetto a novembre.