Il presidente Ambrosini: “Siamo preoccupati per il blocco di rifornimenti alle librerie italiane, che già non godono di per sé di ottima salute, e che potrebbero pagare le conseguenze delle mancate consegne”.

“Siamo preoccupati per il blocco di rifornimenti alle librerie italiane, che già non godono di per sé di ottima salute, e che potrebbero pagare le conseguenze delle mancate consegne. In questi giorni non vengono distribuiti i libri e, in particolare anche le nuove uscite editoriali” – è il commento del presidente dei Librai Italiani di Confcommercio Paolo Ambrosini che interviene sulla vicenda dello sciopero degli operai di  Stradella, il deposito di libri più grande di Italia al centro di una protesta sindacale. “Il nostro settore – continua Ambrosini – ha visto la chiusura in questi anni  di molte librerie, che in alcuni casi rappresentavano l’unico presidio culturale del territorio, la difficoltà di molte altre, il calo di lettori, e il dilagare di pratiche commerciali disinvolte  e la concorrenza spietata di Amazon. “Faccio un appello al Ministro Bonisoli – conclude – affinchè intervenga con gli strumenti del decreto d’urgenza dando a noi tutti un chiaro segnale che c’è la volontà di risolvere alcune storture del nostro mercato e che tracci un percorso lungo il quale si potrà poi innestare il dibattito parlamentare e il più ampio disegno legislativo per il libro e la lettura in discussione in questi giorni alla Camera”.