Un”indagine Federalberghi segnala un aumento del 2,4% rispetto alla Pasqua del 2017. In crescita anche il giro di affari: 3,58 miliardi (+7,2%). Bocca: “politiche adeguate a sostegno della crescita”.

Saranno 10 milioni e 156mila gli italiani in vacanza nel periodo delle festività pasquali, il 2,4% in più rispetto alla Pasqua del 2017. Il giro di affari complessivo sarà di circa 3,58 miliardi, con un incremento del 7,2% rispetto ai 3,34 miliardi dello scorso anno. E’ quanto merge dalla consueta indagine di Federaberghi, realizzata con il supporto dell’istituto ACS Marketing Solutions.

LE DESTINAZIONI PREFERITE – Il 90,6% degli intervistati resterà in Italia (92,8% nel 2017), mentre l’8,4% sceglierà una località estera. Le mete preferite dai viaggiatori che resteranno in Italia saranno le località d’arte (32,6%), il mare (26,2%), la montagna (20,8%), a seguire i laghi e le località termali.

LA SPESA MEDIA – La spesa media pro capite, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 353 euro (+4,7% rispetto ai 337 euro del 2017).

L’ALLOGGIO – La struttura ricettiva preferita sarà la casa di parenti e amici (33%), seguita da albergo (26,4%), bed & breakfast (13,3%) e case di proprietà (12,9%). In crescita la durata media: circa 3,5 notti fuori casa, contro 3,4 nel 2017.

IL TURISMO E LA RETE – Il 58,8% degli intervistati ha prenotato o prenoterà l’alloggio rivolgendosi direttamente alla struttura ricettiva (il 25,6% utilizza il sito Internet della struttura, mentre il 33,2% la contatta tramite e-mail o telefono), con un aumento a doppia cifra rispetto al 36,7% registrato nel 2017. Il 53,4% degli intervistati utilizza i social media e la rete per decidere o quantomeno informarsi sull’offerta nelle diverse località, sui prezzi e sulle strutture di interesse.

BOCCA: “POLITICHE ADEGUATE A SOSTEGNO DELLA CRESCITA”

“I risultati che abbiamo sotto gli occhi sono rassicuranti: anche per le festività della Pasqua il movimento degli italiani conferma il trend di crescita rilevato sin dall’inizio dell’anno e, più recentemente, in riferimento alle settimane bianche”. Così Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, secondo il quale “l’ottimismo suscitato da queste performance non può far dimenticare la necessità di politiche adeguate, che sostengano il turismo in modo concreto, a vantaggio dell’economia del Paese, e valorizzino l’autenticità e la forza di un prodotto dall’altissimo potenziale che oltretutto non è delocalizzabile”. “Nella nostra piattaforma programmatica per la XVIII legislatura abbiamo evidenziato i nodi che ostacolano lo sviluppo del comparto. Per scioglierli, abbiamo indicato con chiarezza alcune priorità – prosegue Bocca – tra cui spiccano la diminuzione della pressione fiscale (in primis ridurre le tasse sugli immobili, che gravano sulle imprese anche quando sono chiuse o semivuote), il sostegno agli investimenti (con il potenziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive), lo sviluppo di nuovi servizi (riformando le regole anacronistiche che non consentono agli alberghi di ampliare l’offerta), il contrasto all’abusivismo dilagante (per garantire la sicurezza e tutelare turisti, cittadini, lavoratori, imprese ed erario), l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture (per far sì che tutto il nostro Paese sia fruibile ed accessibile)”. “Ci auguriamo – conclude Bocca – che il nuovo Parlamento e il futuro Governo ci ascoltino, e pongano lo sviluppo dell’economia del turismo in cima alla lista delle priorità della XVIII legislatura”.