Autostrade cerca di allontanare lo spettro della nazionalizzazione e apre all’ipotesi Cdp. Ma il tentativo viene bloccato sul nascere dal vicepremier Luigi Di Maio, che ribadisce l’intenzione del Governo di procedere con la revoca della concessione
Autostrade cerca di allontanare lo spettro della nazionalizzazione e apre all’ipotesi Cdp. Ma il tentativo viene bloccato sul nascere dal vicepremier Luigi Di Maio, che ribadisce l’intenzione del Governo di procedere con la revoca della concessione, denunciare gli ex ministri che hanno firmato quell’atto e affidare la ricostruzione del ponte a Fincantieri. La società della famiglia Benetton intanto cerca di concentrarsi sulle prossime mosse: oggi presenterà a Genova il piano di demolizione e ricostruzione del ponte (che la società
conferma di poter fare in 8 mesi), mentre è in via di ultimazione la risposta alle contestazioni della procedura di revoca, attesa al Ministero delle infrastrutture entro sabato e al vaglio dei cda di Aspi e Atlantia venerdì. A far parlare oggi è un’intervista dell’a.d. di Atlantia e Autostrade Giovanni Castellucci, che si difende dalle varie accuse, dice no alla nazionalizzazione (“Sarebbe una scelta in
controtendenza nel mondo occidentale”) e apre al possibile ingresso di Cdp in Autostrade: “Non c’è alcun progetto né alcun contratto. Posso dire, tuttavia – spiega a Repubblica – che la cooperazione con fondi di investimenti istituzionali anche di matrice pubblica e con obiettivi di lungo termine fa parte del nostro dna”. Un’idea subito bocciata da Di Maio, che dal Cairo replica sarcastico: “Voi prima avete fatto questo guaio e poi volete una partecipazione per salvarvi in Borsa? Non è questo il nostro obiettivo, il nostro obiettivo è fare in modo che d’ora in poi se si paga il pedaggio non si rischi di morire”. E poi aggiunge una nuova stoccata alla famiglia Benetton: “Fino ad ora ha parlato l’a.d. di Atlantia, vorrei ascoltare i Benetton, battano un colpo, perché è veramente vergognoso l’atteggiamento che hanno avuto fino ad ora”. “Il nostro obiettivo principale sul caso Autostrade è revocare le concessioni perché sono stati
inadempienti”, spiega il ministro, che è determinato anche a pagare i ministri che “hanno firmato quei contratti capestro” (“e per questo ci stiamo muovendo per una denuncia per danno erariale”). Infine, l’obiettivo di “ricostruire il ponte in sicurezza”: “Per me è complicato andare a dire alle famiglie delle vittime che lo ricostruirà chi lo ha fatto cadere” e per questo “lo deve ricostruire un’azienda di Stato”, spiega Di Maio, che ha in mente Fincantieri, magari sostenuta da Cdp. Intanto a Genova arrivano nuovi aiuti per le famiglie e le
imprese. Intesa Sanpaolo ha detto di essere “pronta a cancellare i mutui nella zona rossa colpita dal crollo del ponte Morandi e a supportare con altri interventi le famiglie e le imprese della zona rossa”. Deutsche Bank ha annunciato una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui. Mentre Autostrade ha versato oltre 2 milioni di euro di contributo economico alle famiglie e iniziato i primi interventi per commercianti e artigiani.
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