Per il presidente di Confcommercio bisogna tenere in conto “le preoccupazioni di famiglie e imprese su aumento dell’Iva e mancanza di lavoro”. I cittadini “chiedono un supplemento di responsabilità della politica tutta per dare al più presto un Governo al Paese”.
“Dall’analisi del nostro Ufficio Studi emerge chiaramente che il rallentamento dell’economia e l’aumento dell’incertezza stanno riducendo la fiducia delle famiglie, ingrediente indispensabile per far ripartire i consumi e dare smalto alla ripresa”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, per il quale “lo stallo della politica non aiuta ad avvicinarci all’obiettivo di una crescita attorno al 2%, peggiorando le condizioni della finanza pubblica. E le preoccupazioni di famiglie e imprese circa l’aumento dell’Iva e la mancanza di lavoro, soprattutto per i giovani, confermano che l’Italia deve mettere i conti in sicurezza e rendere più esplicita la via delle riforme, prime fra tutti quella fiscale. E’ una partita in cui non è previsto il pareggio: o si vince o si perde”. “I cittadini italiani, che hanno subito una recessione senza precedenti e che negli ultimi dieci anni hanno perso 20mila euro di ricchezza pro capite, una sconfitta non la meritano proprio né potrebbero sopportarla. E, legittimamente, chiedono un supplemento di responsabilità della politica tutta per dare al più presto un Governo al Paese”, ha concluso Sangalli.
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