La Confcommercio della provincia di Imperia, insieme alla Fipe, la Federazione dei Pubblici esercizi, si sono rivolti alla Fipe nazionale per chiedere un’azione diretta presso il Governo in merito alla verifica dei green pass all’interno dei locali pubblici.

Il cosiddetto green pass rafforzato, infatti è ora obbligatorio per la consumazione ai tavoli ed anche al bancone, all’interno di bar e ristoranti.

Spiega il presidente provinciale di Confcommercio Enrico Lupi: «Raccogliendo le numerosissime istanze da parte degli operatori, relative alle difficoltà connesse alla verifica del cosiddetto green pass rafforzato per le consumazioni al chiuso, ci siamo fatti carico di proporre a Fipe nazionale, quale interlocutore del Governo, l’emanazione di una circolare interpretativa che disciplini la responsabilità a carico del cliente per l’esibizione del green pass, con un unico adempimento a carico dell’operatore del pubblico esercizio, con controlli a campione della clientela».

Sottolinea Enrico Calvi, presidente della Fipe della provincia di Imperia: «Il senso della norma lo capiamo, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che tecnicamente è di impossibile attuazione. Normare è corretto e comprendiamo lo sforzo che si sta facendo per lasciare le attività aperte, ma in questa situazione siamo passibili di provvedimenti, senza poter realmente gestire a tutti gli effetti la clientela, che in un bar ha turnazioni molto veloci, che sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto in certe ore della giornata. È giusto, nel caso venga riscontrata malafede, che siano previsti provvedimenti, ma bisogna anche oggettivamente capire che un controllo del green pass può sfuggire in queste situazioni caotiche di lavoro quotidiano. Non è concepibile essere passibili di multa, a meno che lo Stato non garantisca i mezzi necessari. Per fare questo lavoro, infatti, ci vorrebbe una persona dedicata o degli strumenti idonei, dal costo di migliaia di euro. In entrambi i casi un investimento che, soprattutto in questo momento, non è sostenibile per la maggior parte delle attività».