Ad agosto il clima di fiducia peggiora sia per le famiglie sia per le imprese. Nei settori produttivi, oltre alla flessione registrata per l’industria manifatturiera, l’indice di fiducia dei servizi è in calo rispetto a luglio e si attesti al di sotto del livello medio registrato nell’ultimo semestre del 2017.
Ad agosto il clima di fiducia peggiora sia per le famiglie sia per le imprese. E’ il commento dell’Istat ai dati sulla fiducia di consumatori ed imprese. Nei settori produttivi, oltre alla flessione registrata per l’industria manifatturiera, è da rilevare come l’indice di fiducia dei servizi, in calo rispetto a luglio, si attesti al di sotto del livello medio registrato nell’ultimo semestre del 2017 pur mantenendo un livello storicamente elevato. Nell’ambito dei servizi, si segnala comunque una dinamica vivace per i servizi di informazione e comunicazione e per quelli turistici, conclude l’Istat. Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione; le scorte sono giudicate in accumulo rispetto al mese scorso. Nel settore delle costruzioni, si registra un nuovo peggioramento dei giudizi sugli ordini mentre le aspettative sull’occupazione sono in aumento, prosegue l’Istat. Con riferimento al settore dei servizi, la diminuzione dell’indice di fiducia riflette una dinamica negativa dei giudizi sull’andamento degli affari e delle attese sugli ordini; invece, segnali positivi provengono dai giudizi sugli ordini dove il saldo aumenta riportandosi sul livello dello scorso giugno, continua la nota. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, l’aumento dell’indice di fiducia è caratterizzato da un miglioramento dei giudizi sulle vendite diffuso ad entrambi i circuiti distributivi analizzati (grande distribuzione e distribuzione tradizionale); il saldo delle scorte di magazzino è in diminuzione e le aspettative sulle vendite future sono in peggioramento.