A gennaio il fatturato dell’industria italiana, dopo tre rialzi consecutivi, arretra, scendendo del 2,8% rispetto al mese precedente. Gli ordinativi segnano una flessione del 4,5% rispetto a dicembre.
A gennaio il fatturato dell’industria italiana, dopo tre rialzi consecutivi, arretra, scendendo del 2,8% rispetto al mese precedente. Lo rileva l’Istat, spiegando che si tratta del ribasso più accentuato da settembre del 2016. Tuttavia su base annua il dato resta positivo, con i ricavi in crescita del 5,3% (stima corretta per gli effetti di calendario). Se a livello mensile sono risultati in calo sia il mercato nazionale che quello estero, nel confronto annuo entrambi sono in positivo (+4,6% all’interno e +6,3% fuori). Gli ordinativi segnano una flessione del 4,5% rispetto a dicembre, quando avevano registrato una decisa accelerazione. La contrazione investe sia il mercato interno che quello estero, ma a pesare di più è proprio l’ambito nazionale (-6,4% contro il -1,9% di fuori confine). Le commesse sono comunque in netta crescita su base annua, con un aumento del 9,6% (dato grezzo).