Dalle rilevazioni Istat emerge che l’indice del clima di fiducia dei consumatori rimane sostanzialmente stabile (da 115,5 a 115,6), mentre quello relativo alle imprese passa da 105,6 a 108,7. Netto aumento nei servizi di mercato, forte calo nel commercio al dettaglio.
A febbraio l’indice del clima di fiducia dei consumatori rimane sostanzialmente stabile (da 115,5 a 115,6); l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, invece, aumenta passando da 105,6 a 108,7 riportandosi sul livello dello scorso dicembre e recuperando la flessione registrata a gennaio 2018. Lo rende noto l’Istat. Le componenti del clima di fiducia dei consumatori mostrano dinamiche eterogenee: la componente economica e quella futura registrano una diminuzione (da 141,1 a 139,9 e da 120,9 a 119,8, rispettivamente) mentre la componente personale e quella corrente aumentano per il terzo mese consecutivo confermando un trend positivo in atto dalla seconda metà del 2017 (da 107,6 a 108 e da 112,8 a 113, rispettivamente). Con riferimento alle imprese, si registra un clima di opinione complessivamente più favorevole rispetto al mese scorso: il clima di fiducia aumenta nel settore manifatturiero (da 109,9 a 110,6), nei servizi (da 105,8 a 109,9) e nelle costruzioni (da 129,2 a 132). In controtendenza il commercio al dettaglio dove l’indice cala da 108,3 a 105,5. Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia si segnala che, nel comparto manifatturiero, è in atto un miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini unitamente a un decumulo delle scorte di magazzino; le attese sulla produzione, invece, registrano un lieve peggioramento, anche se il saldo si mantiene su livelli storicamente elevati. Nel settore delle costruzioni, la crescita dell’indice è trainata dall’aumento delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda, mentre i giudizi sugli ordini sono in peggioramento. Per quanto riguarda i servizi, l’incremento dell’indice di fiducia riflette una dinamica positiva di tutte le componenti; nel commercio al dettaglio si assiste ad un deterioramento sia dei giudizi sulle vendite correnti sia delle aspettative sulle vendite future; il saldo delle scorte di magazzino rimane pressoché stabile rispetto allo scorso mese.