Il Misery Index Confcommercio sale a 18,3 punto (+0,1 punti rispetto a dicembre), per effetto dell’aumento della disoccupazione estesa (13,7%, +0,2%) e dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto (+1,3%).
A gennaio il Misery Index Confcommercio di gennaio si è attestato a 18,3 punti, un decimo di punto in più rispetto a dicembre, per effetto di un lieve calo dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto e di un aumento della disoccupazione estesa. Il dato conferma la sostanziale tendenza alla stabilizzazione dell’indicatore, che da giugno del 2017 mostra movimenti molto contenuti. Nonostante le dinamiche produttive positive registrate negli ultimi mesi, i livelli occupazionali fanno infatti fatica a migliorare. La disoccupazione resta dunque sostanzialmente stabile, impedendo una diminuzione rilevante dell’area del disagio sociale. Sempre a gennaio, i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono aumentati dell’1,3% su base annua, due decimi di punto in meno rispetto a dicembre.