L’intervento conclusivo del Forum di Confcommercio è stato quello di Frederik Willem de Klerk, Premio Nobel per la Pace, già Presidente della Repubblica del Sudafrica. “E’ un momento storico nel quale i popoli sono in movimento. In tutto il mondo le popolazioni stanno diventando sempre più cosmopolite”.
L’intervento conclusivo del Forum di Confcommercio è stato quello di Frederik Willem de Klerk, Premio Nobel per la Pace, già Presidente della Repubblica del Sudafrica. “E’ un momento storico nel quale i popoli sono in movimento. In tutto il mondo le popolazioni stanno diventando sempre più cosmopolite”. “Come voi europei ben sapete – ha detto de Klerk – la diversità culturale è stata accresciuta con nuovi arrivi di migranti che cambiano le società che una volta erano omogenee. E dunque ora bisogna interpretare i cambiamenti”. Oggi la vera sfida è quella di gestire la diversità tra le varie etnie e i differenti gruppi religiosi”. “La globalizzazione è un fenomeno che va affrontato con serietà. In Sudafrica noi abbiamo tante diversità che stiamo cercando con tante difficoltà a gestire”. “Come voi italiani sapete, l’arrivo di numeri indeterminati di rifugiati sta creando problemi umani e logistici insostenibili. L’Unione Europea si trova di fronte alla sfida di raggiungere un equilibrio tra i valori umanitari fondamentali e la politica. L’Unione deve prendere anche in considerazione la necessità di favorire l’immigrazione dei tanto necessari lavoratori specializzati, in vista del previsto calo della propria forza lavoro di 20 milioni di unità entro il 2030″. Secondo de Klerk, l’immigrazione e la demografia hanno anche svolto un ruolo centrale nelle elezioni del 2016 del presidente Donald trump”. “Siamo entrati – ha detto de Klerk – nell’era del villaggio globale. E’ entusiasmante ma è spesso anche origine di grande confusione e talvolta anche di un po’ dii paura. Persone provenienti da sempre più diversi contesti culturali dovranno convivere nelle strade, nei mercati e nelle aziende internazionali che formano il nostro villaggio globale. Ma ci richiederà anche di osservare nuovi codici di comportamento e di rispettare le variegate identità culturali, religiose e linguistiche”.