L’indice di fiducia dei consumatori diminuisce da 117,5 a 117,1 punti e l’indice di fiducia delle imprese registra una flessione da 105,9 a 105,1. Per i consumatori sono in peggioramento la componente personale e a quella corrente.
“Ad aprile il clima di fiducia peggiora sia per i consumatori sia per le imprese. In particolare, per le imprese manifatturiere si registra un netto peggioramento delle attese sugli ordini”. Lo comunica l’Istat. L’indice di fiducia dei consumatori diminuisce da 117,5 a 117,1 punti e l’indice di fiducia delle imprese registra una flessione da 105,9 a 105,1. Per i consumatori sono in peggioramento la componente personale e a quella corrente. Il clima economico e quello futuro mantengono una dinamica “lievemente positiva”. Tra le imprese, l’Istat stima che il clima di fiducia cali nel settore manifatturiero (da 108,9 a 107,7) e nei servizi (da 107,2 a 106,4). Molto marcata è la flessione registrata nel commercio al dettaglio (da 105,0 a 97,5) mentre per il settore delle costruzioni si rileva un deciso aumento (da 132,6 a 135,2). In particolare nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini e le attese sulla produzione in presenza di scorte di magazzino giudicate in decumulo. Nel settore delle costruzioni, si registra un diffuso miglioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull’occupazione. Nei servizi, l’evoluzione negativa dell’indice di fiducia riflette l’andamento dei giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento degli affari. E, infine, nel commercio, il deterioramento della fiducia è trainato dalla grande distribuzione dove si stima una forte contrazione dei giudizi sulle vendite.