Il nuovo consiglio dell’Abi, riunito dopo l’assemblea annuale ha rieletto per acclamazione Antonio Patuelli presidente dell’Abi per il prossimo biennio 2018-2020. “Italia scelga piu’ Ue o rischio Argentina”.
Il nuovo consiglio dell’Abi, riunito dopo l’assemblea annuale, “accogliendo l’indicazione unanimemente formulata” dal comitato esecutivo “ha rieletto per acclamazione Antonio Patuelli presidente dell’Abi per il prossimo biennio 2018-2020”. Il consiglio dell’Abi, presieduto da Antonio Patuelli, ha poi eletto 5 vice presidenti e il nuovo comitato esecutivo. “L’Italia – ha detto Patuelli – deve ammodernare le sue spesso vetuste normative, allineandole ai migliori standard europei. Secondo Patuelli, “la riforma della giustizia civile è prioritaria. Negli ultimi anni l’Italia ha compiuto passi avanti nelle regole del mercato. In autunno e’ stata approvata la riforma del diritto fallimentare del 1942: sollecitiamo l’emanazione dei relativi decreti delegati. La fine della legislatura non ha permesso l’approvazione della riforma della giustizia civile che è prioritaria”. “Le banche in Italia stanno facendo grandi sforzi e progressi per la ripresa, hanno fortemente rafforzato le loro solidita’ patrimoniali con addirittura 70 miliardi di aumenti di capitale e ancor piu’ colossali continui prudenziali accantonamenti anche per far fronte ai costi della decennale crisi che in Italia e’ stata piu’ intensa”. Patuelli, nel suo intervento all’assemblea ha detto che “le sofferenze, al netto degli accantonamenti sono ridotte a circa 50 miliardi rispetto ai 90 del picco del 2015. I crediti deteriorati netti sono 135 miliardi rispetto ai 200 di giugno 2015”. Ora, ha esortato Patuelli, “proseguiamo in questi sforzi”.