Il Prodotto interno lordo ha registrato nel 2017 un aumento dell’1,5%, rialzo massimo dal 2010 (+1,7%). Lo comunica l’Istat, rivedendo al rialzo la stima basata sulla media dei quattro trimestri (+1,4%). Il dato è in linea con le indicazioni del Governo, che nella Nota di aggiornamento al Def ha previsto un rialzo dell’1,5%.
Il Pil italiano ha registrato nel 2017 un aumento dell’1,5%, rialzo massimo dal 2010 (+1,7%). Lo comunica l’Istat, rivedendo al rialzo la stima basata sulla media dei quattro trimestri (+1,4%). Rispetto al 2016 l’accelerazione è netta (la crescita nel 2016 è stata dello 0,9%). Si tratta, infatti, dell’incremento maggiore dal 2010, quindi da sette anni. Il dato è in linea con le indicazioni del Governo, che nella Nota di aggiornamento al Def ha previsto un rialzo dell’1,5%. Il rapporto debito-Pil dell’Italia è risultato nel 2017 pari al 131,5%, in calo rispetto al 132,0% del 2016. Lo rende noto l’Istat. Il dato è lievemente migliore rispetto alle indicazioni del Governo, che nella Nota di aggiornamento al Def ha previsto un rapporto in calo al 131,6%. L’avanzo primario è ancora una volta positivo salendo all’1,9% dall’1,5% del 2016. Il saldo è positivo da 8 anni consecutivi. Il rapporto deficit-Pil nel 2017 è sceso all’1,9%, a fronte del 2,5% dell’anno precedente. Il dato è inferiore alle indicazioni del Governo, che nell’aggiornamento al Def prevedeva un deficit al 2,1% del Pil. Il risultato del 2017, il migliore da 10 anni, non include, spiega l’Istat, la contabilizzazione degli effetti dei salvataggi delle banche venete: “per definirli si attende la valutazione di Eurostat, richiesta con procedura formale”, sottolinea l’Istituto di statistica. Nel 2017 la pressione fiscale in Italia è scesa al 42,4% del Pil, in calo rispetto al 42,7% dell’anno precedente.